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Il vero valore della dematerializzazione.
Questo 2016 sarà quindi l’anno della fatturazione elettronica tra privati? E’ ai nastri di partenza il piano, che era stato varato nell’aprile dello scorso anno. Un sistema incentivante, che comprende crediti di imposta e di altri strumenti e benefici a vantaggio delle imprese, servirà ad accompagnale nell’adottare il sistema della fattura elettronica.
In realtà la Fatturazione elettronica tra privati avrà inizio dal 1 gennaio 2017, ma già da ora imprese, artigiani e professionisti possono prendere parte alla sperimentazione promossa dalla Agenzia delle Entrate.
Ma quali sono i benefici ed i vantaggi? Secondo uno studio del Gruppo Cmt, grazie alla fatturazione elettronica le aziende risparmierebbero fino al 60% dei costi sostenuti in passato per la contabilità. Secondo uno studio dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano il risparmio, per aziende che processano oltre 3000 documenti l’anno si attesta tra 7,5 e 11,5 euro a fattura. Ma anche per chi gestisce un numero inferiore di fatture all’anno, guardando alle componenti fondamentali legate alla fattura (composizione, stampa, consegna al cliente, conservazione, consultazione)è possibile identificare esattamente il risparmio. Il vantaggio, in termini economici, si concretizza tuttavia dal momento in cui tutti i processi di gestione che accompagnano la fattura siano in digitale: dalla emissione alla conservazione, passando per la gestione delle autorizzazioni e ai meccanismi di gestione degli ordini e dei documenti che accompagnano le merci.
A questi vantaggi se ne accompagnano altri di tipo fiscale e tributario. La legge di Stabilità 2016, tra le varie novità, ha rimodulato gli incentivi. In precedenza si incentivava il ricorso alla fatturazione elettronica al fine di combattere l’evasione fiscale attraverso la tracciabilità completa delle operazioni. I benefici riguardavano una serie di esenzioni dagli obblighi di comunicazione (es. Spesometro) o operazioni con i paesi black list; i rimborsi IVA previsti più veloci (tre mesi), semplificazioni nei controlli fiscali e riduzione di un anno dei termini di accertamento (da 4 anni a 3). Ora i termini di accertamento sono stati riportati a 4 anni, rendendo questa scelta un po’ meno vantaggiosa.
Ma il vero valore della Fatturazione elettronica resta quello di stimolare le imprese a gestire i documenti del proprio business, fino ad ora gestiti in modo tradizionale, in modo elettronico elaborabile. Il vero valore sta quindi nel creare cultura digitale: cercando di abituare le nostre imprese, poco convinte nella digitalizzazione delle relazioni B2b, ad affrontare l’evoluzione digitale e, anche se nel passato frenate da un quadro normativo innamorato del cartaceo, a colmare i gap che le separa dai competitor europei e mondiali.
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