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Il cybercrime usa anche l’Arma dei Carabinieri come esca per diffondere il malware PWStealer in Italia.
Il mezzo è una campagna phishing, falsa email con invito a compiere una azione (click) per infettare il computer, in cui si invita la potenziale vittima ad aprire e visionare i documenti allegati alla mail. Si fa riferimento ad una presunta, ma falsa, indagine sulle frodi bancarie in corso. In realtà è una truffa! L’obiettivo è far sì che il bersaglio scarichi inavvertitamente il malware. Si tratta di un trojan che permette di rubare le credenziali di accesso ai vostri account e profili online e altri tipi di dati sulle procedure di pagamento. Lo hanno scoperto i ricercatori di cyber security di TG Soft.
L’attacco, seppur molto pericoloso, è facile da scoprire. Innanzitutto il messaggio è firmato da un nome straniero. Inoltre, il testo contiene diversi errori di grammatica e sintassi, segno che per la sua compilazione è stato usato un traduttore automatico. Gli unici dati corretti, invece, sono i loghi è l’indirizzo (ad esclusione del cap).
Esempio della mail di phishing
"Fonte: C.R.A.M. by TG Soft www.tgsoft.it"
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Responsabile Redazione: Luigi Duraccio
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