noyb predispone più di 500 reclami GDPR

Nella giornata odierna (31 maggio) noyb.eu ha inoltrato più di 500 bozze di reclami alle aziende che utilizzano cookie banner illegittimi. Si tratta della più cospicua ondata di di reclami dall'entrata in vigore del GDPR.
Fonte: https://noyb.eu/it

In materia di cookie, gli utenti hanno diritto di esprimere la propria intenzione con una chiara opzione "accetta o rifiuta". Poiché la maggior parte dei banner non fornisce tale possibilità (o viola il GDPR in altro modo), noyb ha sviluppato un software che riconosce vari tipi di violazione e genera automaticamente delle bozze di reclamo. Prima di depositare il reclamo, tuttavia, noyb fornirà alle aziende un periodo di grazia di un mese per rimediare alle violazioni e conformarsi alle leggi privacy europee. Il progetto continuerà nel corso dell'anno e coinvolgerà fino a 10.000 dei siti web più visitati in Europa. Se l'azione avrà successo, gli utenti dovrebbero finalmente vedere semplici e chiare opzioni "accetta o rifiuta" nei prossimi mesi.

Forzare gli europei verso un consenso fittizio. Il GDPR è stato pensato per garantire che il pieno controllo sui propri dati. Al giorno d'oggi navigare online è diventata un'esperienza frustrante in tutta Europa. I fastidiosi cookie banner appaiono in ogni angolo del web, spesso rendendo estremamente complicato cliccare su qualsiasi altra opzione salvo il pulsante "accetta". Non è un caso: le aziende usano questi stratagemmi, i cosiddetti "Dark Patterns", per "indurre" più del 90% degli utenti ad "accettare" l'installazione dei cookie. Interessante, vero? Specie ove si consideri che, stando alle statistiche di settore, solo il 3% degli utenti vuole effettivamente accettare.

Max Schrems, Chair di noyb: "Un'intera industria di consulenti e designer sviluppa astrusi labirinti di click per assicurare tassi di consenso del tutto immaginari. Spingere le persone a cliccare 'ok' è una chiara violazione dei principi sanciti dal GDPR. Secondo la legge le aziende devono facilitare gli utenti ad esprimere la loro scelta e progettare sistemi trasparenti ed equi. Le aziende ammettono apertamente che solo il 3% di tutti gli utenti vuole effettivamente accettare i cookie, ma più del 90% può essere spinto a cliccare sul pulsante 'accetta'".

Colpa del GDPR? Molti utenti di internet scambiano questo fastidioso stato di cose come un risultato diretto del GDPR, quando in realtà sono le aziende che usano queste finestre di dialogo in un modo che viola la legge. Il GDPR richiede un semplice "sì" o "no", come ogni persona ragionevole si aspetterebbe, ma le aziende possono di fatto costruire il cookie banner in un certo modo e presentare una diversa narrativa.

Max Schrems:
"Alcune aziende stanno chiaramente facendo di tutto per rendere la privacy una seccatura per gli utenti, quando hanno invece un preciso dovere di agevolarla. In quasi tutti i casi, l'interfaccia del cookie banner è personalizzata dalle aziende che spesso rendono il design del banner un vero incubo per chiunque voglia esprimere una scelta consapevole. Allo stesso tempo, però, danno la colpa al GDPR. Questa narrazione viene ripetuta su centinaia di pagine, cosìcchè gli utenti sono portati erroneamente a credere che questi banner pazzeschi siano richiesti dalla legge".

Un sistema automatizzato in grado di produrre fino a 10.000 reclami. Per affrontare questo problema estremamente diffuso, noyb ha sviluppato un software che individua automaticamente diversi tipi di violazione. Il team legale di noyb esamina ogni sito web per validare i risultati e il sistema genera automaticamente un reclamo GDPR. Le aziende ricevono una bozza di reclamo informale via e-mail e una guida passo dopo passo (PDF) su come cambiare le impostazioni del software per conformarsi alla legge. Se le aziende decidono di non porre rimedio alle violazioni individuate entro un mese, noyb presenterà un reclamo all'autorità competente, con possibili multe fino a 20 milioni di euro. Ulteriori dettagli possono essere trovati nelle FAQ della piattaforma

Max Schrems: "Vogliamo garantire la conformità, idealmente senza presentare casi. Se però un'azienda continua a violare la legge, siamo pronti a far valere i diritti degli utenti".

La maggior parte delle pagine violano il GDPR. Delle circa 500 pagine per cui è stato predisposto un reclamo, l'81% non offriva alcuna un'opzione "rifiuta" sul primo livello del banner. Al fine di rifiutare l'installazione dei cookie, gli utenti hanno dovuto inoltrarsi nei meandri del banner per trovare un'opzione di "rifiuto" nascosta. Un altro 73% ha usato colori e contrasti ingannevoli per portare gli utenti a cliccare sull'opzione "accetta". Circa il 90% non fornisce una soluzione per ritirare facilmente il consenso prestato in precedenza.

Max Schrems: "Invece di dare una semplice opzione sì o no, le aziende usano ogni stratagemma a disposizione per manipolare gli utenti. Abbiamo identificato più di quindici tipologie di violazioni ricorrenti. In ogni caso, il problema più comune è che semplicemente non c'è alcun pulsante di 'rifiuto' sulla pagina iniziale del banner".

I primi 560 siti web (in 33 paesi) hanno ricevuto una bozza di reclamo nella giornata odierna. Nella giornata di oggi, noyb ha reso operativo il nuovo sistema di rilevamento delle violazioni, consegnando la prima bozza di reclamo a 560 siti web in 33 Paesi, inclusi tutti gli stati membri dell'UE/SEE tranne Malta e Liechtenstein. Le aziende interessate vanno dai big players come Google o Twitter a pagine "locali" con un alto numero di visitatori. Nel corso dell'anno 2021 noyb prevede di predisporre fino a 10.000 reclami. Nel caso in cui l'azienda decida di porre rimedio alle violazioni rilevate, l'accordo è privo di costi, poiché noyb finanzia questo progetto attraverso la donazione dei suoi circa 4.000 membri sostenitori.

Max Schrems: "Ci concentriamo sulle pagine popolari in Europa. Stimiamo che questo progetto possa facilmente raggiungere circa 10.000 denunce. Poiché siamo finanziati da donazioni, forniamo alle aziende un'opzione di risoluzione facile e gratuita - al contrario degli studi legali. Speriamo che la maggior parte dei reclami siano risolti rapidamente e che presto potremo vedere sempre più banner "ragionevoli"".

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